È solo la terza edizione, ma vedere alla partenza quasi Mille ciclisti è un successo che nemmeno il più ottimista degli organizzatori poteva immaginare… beh, l’unico che forse lo aveva previsto era Fermo… come al solito…
Squadra vincente non si cambia, due percorsi strada, uno da 70k uno da 110k e l’alternativa da 65k per Mtb, tutti percorsi che risalgono la valle dell’Olona sino ad arrivare al Lago di Varese e ridiscendono poi su Nerviano.
Quest’anno avrei voluto seguite i Bikers dalle ruote grasse con il mio CAADX, ma poi ho preferito ripiegare sulla strada per rimanere in compagnia degli amici di pedale. Si affronterà il corto, 70 chilometri, con il trasferimento da casa in bici saranno alla fine ben oltre i 100k, non male all’ultima di gennaio.
Arrivato a Nerviano incontro gli amici della SAV95 e Nervianese già schierati per gestire la baraonda di ciclisti che arriveranno da li a pochi minuti per l’iscrizione alla pedalata della Merla, ormai sono abituati a gestire i grandi numeri, ancora una volta Nerviano è capitale della Bicicletta, capitale dei Randonneur.
Due chiacchiere, un caffè e ci schieriamo dietro ad una Babele di colori di centinaia di ciclisti già pronti per partire in direzione Lago di Varese. Una volta registrata la partenza con il badge magnetico, iniziamo a pedalare cercando nel limite del possibile di non entrare nei grossi grupponi che per forza di cose si formano nei primi chilometri. La giornata è stupenda, il cielo è sereno, la temperatura è gradevole ma questo forte vento contro trasforma tutto il tratto verso Varese in una lunga ed interminabile salita. Bisogna “menare” per mantenere una andatura decente, appena ci si espone al vento, si viene spinti indietro senza pietà, se poi ci aggiungiamo le numerose raffiche che non aiutano a rimanere in linea, questi primi 30 chilometri diventano qualcosa di più impegnativo che una semplice pedalata a fine Gennaio.
Come da programma al bivio tra lungo e corto si devia per i 70, con questo vento poi, la decisione è ancora più facile. Controllo, caffè al Bar e si rientra quasi per la stessa strada. Spesso si dice che il ciclista ha sempre vento in faccia, non questa volta… senza spingere si viaggia ben oltre i 30 km/h, se poi si ruzza giusto un pelo, beh, diventare fenomeni è alla portata di tutti, soprattutto alla mia!!
Ci si sgrana, ci si perde di vista, ma alla fine arriviamo tutti sani a Nerviano. Tradizionale piatto di Polenta e Bruscitt o Polenta e Zola, tutti i partecipanti vengono premiati in egual misura, questa è la formula Rando, tutti ultimi senza una classifica.
Ringrazio gli organizzatori, saluto gli amici d’avventura, e riprendo la bici per i miei ultimi 20 chilometri verso casa. Dimenticavo, oggi ho pedalato sulla Giro d’Italia, vent’anni e non sentirli, uno spettacolo di bici di pura materia metallica!
Alla prossima RandoMerla
Massimo è evidentemente troppo modesto per non menzionare l’enorme aiuto che mi ha dato subito dopo il punto di controllo intermedio: la settimana precedente mi ero distrutto un ginocchio in MTB e, nonostante il dolore, la mia cocciutaggine mi ha spinto a partecipare comunque alla rando.
Ho avuto male costante già nei primi 20km, ma dopo il controllo, lungo uno strappetto in salita, l’articolazione mi si è completamente bloccata: la gamba non si piegava e sono letteralmente scivolato sull’asfalto con la bici ancora inforcata.
Massimo e i suoi compagni mi hanno soccorso e mi hanno aiutato per qualche chilometro fino a quando ho dovuto mollare per forza di cose perchè una gamba era praticamente morta e il dolore mi faceva vedere le stelle.
La prestazione finale di Massimo deve essere rivista alla luce del fatto che mi ha letteralmente spinto dalla sella per salite e rettilinei, facendo il triplo della fatica!
A voi ragazzi il mio più sincero ringraziamento!
Grazie a te per le belle parole… credo comunque che se ci fossi stato io per terra, avresti fatto lo stesso.
La prossima volta che vedrò sulla mia strada un altro ciclista per terra, vedrò di deviare per il primo senso unico disponibile!!! 😉 scherzo….
alla prossima Vim
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