L’epidemia è ormai incontrollabile… un altro adepto si è aggiunto al Club dei Cavalieri artigliati.
Franco ha finalmente fatto il grande passo acquistando per se un gran bel “cavallo” della Cube.
Si tratta chiaramente di una Ciclocross, già Shimano 105 a 11spd, un bel set di ruote Fulcrum, il tutto montato su un telaio in alluminio che garantisce sì leggerezza ma soprattutto affidabilità. Predisposizioni per portapacchi e parafanghi aiutano ad affrontare l’eventuale utilizzo cicloturistico. Colore nero, gomme tassellate, è pronta per una Gravel-test vicino casa.
Ci diamo appuntamento non troppo presto, per fare off-road abbiamo bisogno di luce, alle 7:15 è il momento ideale per partire da casa, pedalando su asfalto i primi minuti, la prima luce del giorno avrà tutto il tempo per eliminare le ultime ombre della notte.
Il percorso è abbastanza semplice, si ricalca il tracciato che da Cusano porta al Parco di Monza sulla ciclabile del Villoresi. Attraversato il Parco affiancheremo il Lambro sino a Triuggio per poi rientrare verso casa seguendo la stessa via.
Come mi è già capitato di dire, il bello dell’off-road è la possibilità di entrare subito in azione, basta un sentiero, un campo agricolo dietro casa, ed è subito Gravel!
Per i primi 5 chilometri ricalchiamo le orme della Gravel in #Brianzalandia disputata di novembre, il terreno è ghiacciato, ma sono i tratti della ciclabile che pretendono più attenzione per il rischio di scivolare.
Arrivati alle porte del Parco di Monza entriamo pedalando il più possibile su terra, anche se a pochi centimetri abbiamo il grande viale che taglia in due il Parco, perché non ruzzare sulla ghiaia!
Una volta raggiunto il Lambro, seguiamo le tracce che altri Bikers hanno lasciato prima di noi su un divertente sentiero ai margini del Fiume, sentiero che ci porta sino all’uscita dalle mura vicino al tracciato dell’Autodromo.
Da qui, risalendo tutto il perimetro del Parco verso nord, riprendiamo la ciclabile che affianca il Lambro, ma alle porte di Canonica, causa un cedimento dell’argine, siamo costretti a deviare su asfalto per raggiungere Triuggio. Qui pausa Caffè.
Allora, che ne pensi del mezzo nuovo? Ti garba il Gravel?
È forse presto per dare una risposta, aspetta di pedalare su qualcosa di più bello ma soprattutto di più lungo… poi mi dirai..
Riprendiamo le bici e recuperiamo il tracciato sul Lambro da Ponte di Triuggio, in direzione Macherio-Lesmo. Questa parte è in ombra, infatti si pedala prevalentemente su neve caduta qualche giorno fa. Le bici non fanno scherzi sulla presa a terra, anzi, sembrano più ancorate qui che sui tratti di ciclabile dell’andata.
Dopo esserci persi un paio di volte, aver seguito sentieri senza uscita, ritroviamo l’orientamento per rientrare nel Parco di Monza. Siamo in leggero ritardo, per i miei canoni ovviamente, avrei voluto chiudere per le 9:30 massimo. Spingo sui pedali raggiungendo velocità del tutto simili ad un strada, anche se tassellato, la scorrevolezza del CX è impressionante. Tratto a fianco del Villoresi, ultimi sterrati vicino a casa, e con 50 chilometri abbondanti chiudiamo questa Half Gravel in Brianzalandia.
Bel giro, il tratto che costeggia il Lambro fino a Triuggio, ma ipotizzo anche oltre sino a raggiungere Fornaci e lago di Alserio, sarà per forza di cose presente nelle altre uscite che organizzerò per il Ciclocross, è ideale per eliminare più asfalto possibile nei segmenti di trasferimento, non a caso, era previsto come ultima “Gamba” nel progetto originario della DDTR, evitato poi per “fuori-tempo massimo” nell’uscita con Giovanni nell’autunno scorso.
Per Franco invece, spero che questa prima esperienza sia stata positiva, anche se misera, avrà modo di rifarsi con i prossimi appuntamenti, la nostra DDTR di primavera, la Sesto-Turbigo-Sesto di giugno e perché no, qualcos’altro che sicuramente salterà fuori.
Diavolo tentatore! Sto portando a casa la terza corsa. Non posso mica pensare anche ad una gravel! E poi, tutto sommato, mi basterebbe montare un 700 32 sulla SUlry Pacer, anche se così dovrei lasciar via i parafanghini…
Gravellati… Gravellati… Poi se organizzi una 100k bella bella dalle tue parti, ti prometto di esserci alla prima edizione! Scova qualche vecchia strada bianca dimenticata da tutti… L’importante che non ci siano 2000mds!
Next step RandoGravel 200k
dal parcheggio a Ponte di Triuggio puoi proseguire risalendo verso Albiate dai tornanti, oppure attraversi la strada, sali sul marciapiede e poi su una piccola rampa protetta da ringhiera.
Imbocchi via Costa Corta e sali dritto per dritto la stradina di ciottoli di fiume.
Io ho usato un 24×24, ma sono scarso… 🙂
In cima occhio che c’è un gradino (!) da salire. Poi dritto 100 m e giri a destra, dopo altri 100 m riparte lo sterrato.
Dopo qualche km più o meno sconnesso, altro ponte: ad Agliate.
Lo si attraversa e si gira a destra per via dei Mulini, con 2 opzioni:
-fino in fondo (strada chiusa) e poi costeggiando a sinistra la recinzione dello stabilimento si procede per una sorta di mulattiera impraticabile fino a risalire a Cascina Robecco
– a metà si svolta a sinistra verso delle serre e si prende uno sterrato in (decisa) salita verso Verano Brianza sbucando in viale Rimembranze (cimitero)
ciao
Grimaud