Lo so, nella prima domenica di Giugno era programmata la scalata al Monte Generoso in compagnia di amici e “del “ Giovanni, già organizzatore del ristoro durante la Rando dello Spallone ed in questa occasione nominato apripista della salita verso il Generoso. Anche domenica 8 Giugno era in programma la DDTR in Mtb, con un percorso dove si affiancava Villoresi, Adda, si attraversava il Parco Regionale di Montevecchia e Val Curone, si seguiva l’argine del Lambro per poi entrare nel Parco di Monza e chiudere il giro su Cusano, ma aimè, sono costretto a cambiare programma e far slittare entrambi a data da destinarsi. La motivazione si riassume in un semplice problema elettrico, il mio nervo femorale destro ha smesso di trasmettere gli impulsi al muscolo quadricipite, atrofizzandolo ai minimi termini. La sensazione non è piacevole, si fosse trattato di un problema “meccanico”, una volta individuata la ragione saremmo intervenuti immediatamente per la risoluzione del problema, ma quando il motivo è più subdolo, l’unica arma che hai a disposizione è la pazienza, il tempo e la ricerca scientifica attraverso esami oggettivi. In questi venti giorni, grazie appunto ad esami mirati e grazie soprattutto a diverse sedute di fisioterapia, la situazione è progressivamente migliorata, ripristinando in parte l’uso del nervo femorale e di conseguenza il controllo del muscolo del quadricipite. Ad oggi sono ancora in sofferenza, la differenza di tonicità tra le due gambe è evidente, ma con un giusto lavoro fisioterapico non è da escludere il completo recupero della coscia entro la fine di quest’estate, speriamo….
Logicamente per qualche tempo dovrò mettere da parte i progetti più ambiziosi, concentrandomi al massimo al recupero delle forze, quindi un arrivederci al Generoso, allo Stelvio, era in programma per luglio, ed a tutte le altre “notturne” che avrei voluto disputare, compreso il nuovo capitolo Dirty Track in MTB che dovrà, per forza, adeguarsi alle mie condizioni.
Ricevuto il lasciapassare per un test, ieri mattina ho puntato la sveglia alle 5:45 e dopo nemmeno mezz’ora ero già in sella. Non potevo pensare di fare chissà cosa, anche se l’ultima arrivata meritava un Battesimo coi fiocchi, ho programmato quindi una sgambata da casa sin dentro il parco di Monza percorrendo esclusivamente sentieri e vie ciclabili. La traccia del percorso è stata recuperata su internet, anche se molto semplice, ma serviva per impratichirsi con il Garmin preso in prestito da Franco. Una volta raggiunto l’argine del Villoresi, a Muggiò, ho percorso la ciclabile sino al centro di Monza. Da qui attraversamento della zona pedonale per recuperare l’entrata al Parco brianzolo. Il ristoro in una piccola ma ottima pasticceria (Pasticceria Anna) alle porte di Villasanta, rientro infine, la stessa strada/sentiero, con piccola deviazione al Parco Nord.
Al di la del percorso, inaspettatamente suggestivo, e del mezzo meccanico, la Cube Ltd Race, l’uscita era funzionale alle sensazioni trasmesse dal quadricipite. In tutta onestà posso dire di aver vissuto giorni peggiori in ambito atletico, aggiungo che per ora la pedalata in fuori sella non è tra le mie corde, e concludo confermando che la mancanza di potenza e l’assenza di un controllo totale del muscolo crea si un deficit, ma marginale rispetto a danni ben più seri e magari permanenti… la mia è una condizione di disagio temporanea, quindi pazienza ed esercizio e tutto tornerà come prima.
A fine giro ho così percorso circa 30 km con una velocità media vicina ai 20 km/h, ho lavorato parecchio con il cambio per non raggiungere mai livelli di stress ad entrambe le gambe, non voglio sovraccaricare la sinistra per salvaguardare la destra, rischiando magari di spostare il problema senza risolverlo. Infine due parole sulla Cube, bella, comoda con un impianto frenante a disco con pinze idrauliche paragonabile a quelli presenti sulle moto, modulabile preciso e fin troppo potente. L’unica pecca, banale, la scorrevolezza rispetto ad un corsa, bisogna “ruzzare” un poco di più per mantenere velocità di crociera su asfalto, anche se, come sappiamo, la MTB è nata per il “Dirt-Track”, quindi……
Maxbigandrews,
hai tutta la mia solidarietà e questo non solo per “educazione” e formalità ma perché qualche anno fa ho avuto seri problemi di schiena. Dolori, inattività a livello sportivo, terapie, blocco totale dei movimenti, e compagnia cantante. Sono stati mesi anche lunghi ma durante i quali ho nutrito l’ idea di risalire in bici… E così poi é stato. Capisco anche quando parli di una gamba meno forte – non che l’ altra sia un pistone comunque :-), come quella che mi é rimasta (ma finché posso pedalare…) anche se non ho voluto sapere di quanto (che me ne faccio di conoscere il valore di perdita di forza?!).
Se mi posso permettere, pur da lontano, un generale consiglio, non avere fretta di riprendere. Curati bene prima e segui le indicazioni dei medici (o terapeuti, non so) a cui con fiducia ti affidi. E buttala sul buonumore, che sei sempre in sella!
E poi, dopo la pioggia, torna sempre il sereno…
In bocca al lupo!
Grande Franz! Grazie
… Ma proprio il sereno devo aspettare… Se spiove poco poco e sorge l’arcobaleno? …. Niente?! Manco mezzo giro? PROPRIO IL SERENO! … Ok… Aspetterò il sereno… 😜
Come disse un Grande: Obbedisco!
Ciao Franz
Max
Vabbe’ i miei sono solo consigli generali, poi ovviamente vedrai tu come ti senti… Buone cose
I tuoi sono ottimi consigli! Sono io che cerco la scappatoia per non aspettare troppo..
Quest’anno salta ormai, ma la prossima ci dobbiamo bere una birra insieme in uno sei tuoi “ristori” preferiti.
Stammi bene e mi raccomando, non tradire troppo il metallo ferroso con la giovane fibra si velluto… 😉
Hai ragione e ben volentieri! Per la “sbornia” da carbonio, beh, é´bello cambiare materiale… Temo molto (per motivi economici) che il titanio potrebbe in tal senso essere un’ interessante sintesi dei due. E guarda caso dalle mie parti c’ é Rewel…
tu dammi le misure e ti prometto che mi metto alla caccia di un Rewel giusto giusto per te. per il costo, beh, credimi se ti dico che il mio Ti2 non ha superato i 700 euro…. mentre quello x l’estracycle li batte tutti, meno di 550…. quindi vedi, abbi fede che un titanio lo troviamo anche per te. a proposito, se ti capita di passare da Balduzzi a Bolzano, abbraccialo forte da parte mia e digli che sei alla ricerca di un “metallo prezioso”, magari una mano arriva anche da Lui…. max
In bocca al lupo vecio 😉
Grazie, mio Vate!
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