Il primo amore non si scorda mai… se il secondo non è una cavalla di razza…
Da oggi comincia una nuova storia d’amore, meglio dire di sesso.
L’ho battezzata Mia, telaio sartoriale che gli amici di Alfa mi hanno cucito addosso. Set di tubi Columbus Spirit (mondo Corsa) e Zona (mondo Mtb) saldati a Tig su un unico telaio, serie sterzo conica accompagnata da una forcella full-carbon asimmetrica prodotta da 3T Cycling, geometria corsa con scarpe gravel, una specie di Dr Jekyll & Mr Hyde. Molti i richiami ai dogma dei grandi telaisti, movimento centrale da 68 mm, tubo piantone 72,50°, orizzontale parallelo al terreno, pendine forcellini pantografate, diametro canotto sella da 27,2, nessun collarino reggisella ma le più classiche asole saldate al tubo piantone, sull’anteriore, per non ostacolare il bikepacking. Per la parte Gravel, Mr Hyde, carro posteriore a 43,50, altezza da terra 27,50 cm, perno passante su entrambe le ruote con l’indispensabile impianto frenante a disco, infine terzo porta portaborracce sull’obliquo, una chicca. Tutto questo shakerato con maestria per poggiare sulla vera figata del progetto, la libertà di utilizzare set di ruote differenti a seconda delle necessità, da 27.5 (650b) con pneumatici di grossa sezione, per un uso Trail-Divide, o le più tranquille 700c accoppiate a gomme slick o leggermente artigliate per un uso più stradale/cicloturistico. Due in una, una per due.
Per il gruppo abbiamo deciso di montare Sram Rival 1 con pacco pignoni Shimano XT 11 rapporti, 38 denti sulla guarnitura, 11-40 per la cassetta, mentre l’impianto frenante Avid BB7 è comandato da leve Rival meccaniche. Trittico attacco-piega-reggisella 3T-Cycling, portaborracce King-Cage steel. Le ruote, per ora le titolari sono le DT Swiss Spine M1700 27.5 con gomme Schwalbe Thunder Burt da 2.25, tassellate ai lati meno aggressive al centro, per le 700, stiamo ancora valutando la migliore soluzione per Mia… dimenticavo i pedali, Crank Brothers Candy 2.
Discorso a parte la verniciatura. Qui Giovanni ha voluto esagerare oltre ogni limite. Trattandosi di un telaio su misura, unico, non di serie, anche il colore doveva essere esclusivo, irripetibile. Di base sono stati scelti due colori, un arancio citrus ed un giallo corn, il primo dominante nella parte anteriore, il secondo più gentile ma non meno imperante nella parte posteriore. In primo piano, un caos organizzato di mille sfregi di colori diversi, con l’unico obiettivo di trasformare la staticità di un “dipinto” in un arabesque psichedelico, un’alterazione sclerotica al bulbo oculare.
Il risultato nel suo insieme è impressionante!
All-terrain è riduttivo… la chiamerei DDI – Disturbo Dissociativo dell’Identità, la bici dalle mille personalità.
Non vedo l’ora di perdermi con Lei oltre i confini del Mondo…
More info http://www.Alfa-Cicli.ch
Foto by @Granciclismo
Si baby, balliamo insieme la danza della “Tremola” su questa pista da ballo verticale fatta di pietre apparentemente uguale a stesse; sei splendida nella tua livrea psichedelica rimandante al tempo in cui il giorno era notte e la notte una breve parentesi tra la vita e la morte, avanti dischiodati dal terreno e mostrami la linea delle curve imperfette perché la perfezione è un sogno concesso solo agli Dei avari! Si, sei unica, la mia stretta ai tuoi fianchi è dolce e carezzevole, senza indugio o remora ti lasci condurre in giravolte al ritmo dettato dal tuo cuore palpitante in un petto d’acciaio forgiato dalla maestria acquisita nelle stagioni senza stagioni; magnifiche gambe roteano in quest’aria trasudante storia, quanti prima di noi hanno ballato musiche antiche su ruote di legno, o assisi non sul tuo comodo sesso di cuoio ma su schiene di quadrupedi abituati al duro lavoro?
Si dolcezza, su e poi giù affidandomi ciecamente alla presa subitanea di piedi pronti per qualsiasi pista da ballo …
Ora conducimi nelle strade polverose, in sentieri sgorganti le lagrime della terra, nei pantani melmosi o lungo acque nere regurgitanti l’avanzo quotidiano del benessere … TU SEI MIA.
Àh…! DI più non riesco a dire al momento… Dai faccio il precisino: portaborraccia King Kage, I suppose… Compliments!
Right! 😉