3 Ottobre ’14 – Il Lombardia 2014 (Ghisallo by night)

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Esattamente un anno fa partecipavo al Valcava flash mob organizzato da Carlo e da Angelo, ritrovo a Cisano Bergamasco con destinazione il culmine di Valcava, due giorni prima del passaggio dallo stesso GPM da parte dei professionisti per il Giro di Lombardia, edizione 107a poi vinta da Purito Rogriquez sull’arrivo di Lecco.
Quest’anno niente Valcava per Il Lombardia, quindi niente Falsh Mob sotto le antenne.

L’edizione 2014 del Lombardia prevede un drastico cambio nel percorso, con partenza da Como, il Ghisallo ad inizio gara, poi un dolce trasferimento in terra bergamasca per affrontare una serie di salite presenti nelle valli, Colle Gallo, Ganda e Berbenno con il finale dal trampolino di lancio per l’ultimo chilometro passando per la città alta di Bergamo.

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Niente Valcava ma Ghisallo sì, ed allora, perché non trovarsi sotto la Chiesetta per un brindisi?!
Detto fatto, nessun appuntamento per pedalare insieme, ma un solo comune punto di ritrovo, la Chiesetta dedicata al Ciclista. Questo lascia la possibilità di pedalare al ritmo che si vuole, senza doversi affannare per rimanere in gruppo, e soprattutto permette di raggiungere il piazzale del Santuario da qualsiasi direzione, da Barni, da Bellagio o addirittura scendendo da San Primo in MTB percorrendo in notturna la cresta di Brunate, Mte Spallanzone e Colma di Sormano.

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Domenica 28 settembre decido di fare un piccolo sopraluogo sul percorso, per verificarne soprattutto i tempi di percorrenza ipotizzando traffico per i primi 20 chilometri ed un ritmo blando per il resto del giro.  Con 2 ore e mezza in bici, comprese eventuali forature, dovremmo essere in cima, quindi se il raduno è fissato per le 22:00, da Cusano si partirà per le 19:30 al massimo.

All’appello rispondono Franco, Beppe, Riccardo, Giovanni ed Alessandro, amico di amici che appena ha saputo della nostra idea si è subito aggregato al gruppo.
Riccardo, abitando a Barzanò, salirà dal versante duro di Bellagio, Giovanni partirà dalla sua Svizzera, punterà prima la Val d’Intelvi, Menaggio, trasferimento in traghetto su Bellagio, ed infine salita al Santuario dal lato più famoso. Io, Franco Beppe ed Alessandro li raggiungeremo salendo da Canzo-Barni.

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Alle 19:30 puntuali partiamo in direzione Erba. Alessandro ci raggiungerà poi sulla strada, mentre Beppe, per un inconveniente dell’ultimo minuto, è costretto a rimanere a casa. Come previsto i primi chilometri sono parecchio caotici, le strade sono ancora piene di pendolari che rientrano a casa, e questi, per qualche inspiegabile motivo, non ci facilitano il passaggio sul bordo destro della strada… vai a capirli…. Probabilmente soffrono di solitudine da coda e pretendono che qualcuno gli faccia compagnia nell’attesa che arrivi il loro turno per ingranare la marcia…
Passato Seregno la situazione si normalizza, in cambio però arriva puntuale l’oscurità. Siamo tutti equipaggiati con luci e catarifrangenti, ormai siamo veterani della notte, quindi il buio non ci spaventa  di certo.

Arriviamo ad Erba 10 minuti prima delle 21:00, perfetto orario, da qui comincia la lunga risalita alla Chiesetta. Mentre salgo verso il Segrino, ricevo da Giovanni un primo messaggio dove mi comunica di aver abortito per colpa di un antipatico attacco d’asma. Mi spiace molto, il suo giro, per incontrarci sul Ghisallo e per rientrare poi a casa, era il più bello, val d’Intelvi prima, Ghisallo da Bellagio, rientro in nostra compagnia sino ad Erba, deviazione per Tavernerio scendendo poi a Como, Ponte Chiasso Mendrisio ed infine a casa, con 100 km con 2000 mds. Peccato davvero!

Nel frattempo Riccardo, pedalando in solitaria per tutto il lungo lago che collega Lecco alla punta del lago lariano, è arrivato alle porte di Bellagio da dove, alla rotonda di Visignola, girando a sinistra, comincierà la risalita verso Civenna.

Infine  Alessandro, partito qualche minuto dopo noi di Cusano, decide di evitare il traffico della vecchia Valassina deviando per la statale che collega Monza, Sovico, Albiate, Verano Brianza, Giussano. Da qui recupererà Erba per risalire anch’egli dal versante “facile”.

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Io e Franco raggiungiamo le Porte di Magreglio giusto in tempo per sentire le campane della Chiesa battere i 10 rintocchi che segnano l’orario, un paio di minuti siamo sul piazzale. Ad attenderci troviamo già  Riccardo, ci aspetta da qualche minuto, si è cambiato ed è ben coperto per difendersi dal freddo, anche se la serata è tutto sommato mite, conviene non rimanere troppo leggeri.

Ci ripariamo sotto il piccolo portico della chiesetta ed insieme aspettiamo l’arrivo di Alessandro. Nemmeno 5 minuti arriva! Bene, tutto ok!

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Tiro fuori dal mio Camelbak un litro di vino in tetrapak, per brindare alla nostra ed al giro di Lombardia che da li a 40 ore passerà qui a fianco. Qualità pessima, incredibilmente il vino sa di tappo, anche se conservato nella plastica, decidiamo di lasciar perdere e ci rifugiamo nell’unico bar aperto in paese per un buon caffè e una calda tazza di thè.

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Dopo la gradevole pausa, riprendiamo la strada per tornare a casa, rimaniamo insieme per tutta la discesa verso Erba, poi, a Merone, salutiamo Riccardo che ci lascia per rientrare verso Barzanò. Noi tre, io Franco ed Alessandro, riprendiamo la strada per casa pedalando senza fretta su strade ormai deserte, è appena passata la mezzanotte, ancora un’oretta e dovremmo essere a casa.

Sul tragitto verso casa riesco a scambiare due chiacchiere con Alessandro, e piacevolmente mi accorgo che anche Lui è un pedalatore notturno, che anche Lui esce in piena notte per essere a casa in tempo per trascorrere la domenica in famiglia e, anche Lui, è un appassionato di Randonnée!

Arriviamo a Cusano poco prima dell’una, ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla prossima occasione! Tutto sommato questo Lombardia 2014 Ghisallo by night è stata una bella esperienza, la formula “ci si vede in cima” mi è piaciuta, potrebbe essere applicata per qualche altra “ostiata” delle mie, qualcosa mi verrà sicuramente in mente..

Alla prox

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6 risposte a 3 Ottobre ’14 – Il Lombardia 2014 (Ghisallo by night)

  1. fabiorandonneur ha detto:

    Il tavernello però no, non si fa questo agli amici😉

    • maxbigandrews ha detto:

      hai ragione… ma io ho inviato tutti a mettersi del buon vino nella borraccia! il tetrapak era di scorta…
      mettermi del vetro sulla schiena non ne avevo voglia, al massimo se cappottavo sulla strada, sarei passato per ubriacone per il puzzo, non avrei rischiato di infilarmi col collo di bottiglia di un Traminer…

      a proposito, anche se presto, ci sentiamo poi per il Solstizio, ok?

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