6 Luglio ’14 – Onno & Corni

Onno

Onno

Un classico di inizio stagione, per me, in fase di recupero, un test per quantificare i miglioramenti nella pedalata anche in salita. Da Onno a Valbrona, salita piacevole che aggrappata al costone della montagna a strapiombo sul lago di Lecco, regala sempre scorci spettacolari del paesaggio lariano. Dal punto di vista tecnico si riassume in un’ascesa di 5 chilometri, pendenze costanti sotto il 7% con ultimo tratto in falsopiano per raggiungere il vecchio GPM, ora anticipato di qualche metro dove ha preso posto la fontana dedicata al ciclista. I più forti fermano il cronometro abbondantemente sotto i 15 minuti, per quanto mi riguarda, affrontata sempre partendo da casa, il mio best time è fissato a 23 minuti a qualche secondo.

Oggi in programma, oltre a Valbrona in bici, ci sarà anche una passeggiata ai Corni di Canzo, con pranzo al sacco al rifugio Terz’alpe, bisogna quindi essere a casa entro le 9:00, che novità…

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A farmi compagnia Franco, come sempre, alle 4:30 partiamo direzione Lecco. Raggiungiamo Carate, Renate, puntiamo Barzanò e discesa su Oggiono. Da qui lungo tratto per recuperare Suello prima e Paré di Valmadrera poi.

6:15 siamo alla rotonda sul lungo lago di Paré. Via per le due gallerie, il tratto più noioso, si raggiunge Onno per poi attaccare la salita verso Valbrona. Ognuno al suo passo ci aspettiamo al GPM.

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Fin dalla partenza da casa ho messo sotto osservazione la gamba destra per capire a che punto sono, evitando di tirare con la sinistra per poter valutare meglio la sua condizione. Come già realizzato settimana scorsa, nei tratti in piano o in leggera discesa, il deficit tra le due gambe non si evidenzia tantissimo, quello che ancora si percepisce è la difficoltà nella pedalata rotonda, manca la spinta del destro per superare il punto morto e cominciare a lavorare in spinta, oggi questo avviene con uno scatto, è la sinistra che tirando indietro aiuta la destra ad oltrepassare il picco, superando insieme l’attimo del surplus.

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Inizio la salita ma preferisco rimanere nella scia di Franco, domenica scorsa avevo fatto solo un paio di strappetti, oggi qualcosa di più impegnativo come una Onno poteva mettere in difficoltà il mio quadricipite. Convivendo con quel piccolo scatto nella pedalata, apprezzo comunque la spinta che il muscolo riesce a dare al pedale durante i primi tratti di salita. Questo mi dà morale e mi spinge a trovare un passo un poco più impegnativo insieme ad una maggiore cadenza. La salita scivola via sotto le ruote con le gambe che continuano a rispondere bene… dai che arrivo in cima … detto fatto, affianco la fontana del ciclista prima ed il vero GPM poi senza un attimo di crisi, il lavoro di fisio, le ore in piscina e le uscite in bici stanno dando i loro risultati! Prevedo di togliermi grandi soddisfazione entro questa fine stagione…

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Cafferino all’Albergo del paese, prendo la via del ritorno. Franco non si lascia scappare l’occasione in una piacevole giornata per fare qualche chilometro in più, io, come detto prima, ho un appuntamento con i Corni.

Ridiscendo su Erba e prendo la direttissima per casa. Spingo al massimo, carico del risultato sulla Onno, mollando giusto negli ultimi chilometri per lasciare qualcosa anche al trekking.

8:45 apro il cancello del Box. 100 chilometri di grande soddisfazione… viste le premesse.

10:40 Canzo, infilo lo zaino con dentro Stefano e si parte in direzione Corni, 14 chili di prole più un paio per la struttura si fanno sentire ancor prima di raggiungere il sentiero vero e proprio. Giusy carica di zaino con pranzo al sacco, cambi e pannolini vari, sembra, come io d’altronde, uno Sherpa in partenza per l’Himalaya!

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12:35 Rifugio Terz’Alpe, qui ci fermiamo, pranziamo, riposiamo. Salutiamo i Corni dandogli appuntamento alla prossima, quando Stefano avrà voglia di camminare….

Nel ridiscendere percorriamo il sentiero dedicato agli Spiriti del bosco, alternativa al sentiero tradizionale ed alla mulattiera. Sul percorso, nascosti tra i tronchi, si incontrato i simpatici abitati del bosco riprodotti in sculture di legno scolpite dall’artista Alessandro Cortinovis.

Ritorniamo a casa nel tardo pomeriggio, cotti brasati. Per quanto mi riguarda una giornata piena, intensa ma gratificante, contento per l’uscita in bici, ancor di più per la scampagnata in montagna.

Domenica prossima ci potrebbe stare una visita al Ghisallo o uno sparo su per l’Alpe del Viceré, in bici chiaramente…

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