Cus Canz Cus – 8 & 22 Sett ’13

La stagione fredda si avvicina, le giornate si accorciano, ed inesorabilmente le temperature si abbassano… capirai che scoperta!! Succede tutti gli anni… finché in nostro Pianeta avrà voglia di farlo…
La forza di volontà di svegliarmi nel pieno della notta in parte è svanita, complice anche la mancanza di obbiettivi ambiziosi in agenda, almeno per ora… avrei quindi trovato un giusto compromesso per continuare a pedalare nei weekend, e trascorrere l’intera giornata della Domenica in famiglia.
La soluzione non è niente di eccezionale, ma come ben sanno tutti quelli che pedalano, la differenza non è nei percorsi, ma come si affrontano.

Visto che sono bravo a dare un nome a tutto, questo giro l’ho battezzato:

–           Cus Canz Cus, Cusano-Canzo-Cusano.

Caratteristiche

Il primo tratto, Cusano Erba, ricalca esattamente il percorso della mia personalissima “Cronometro individuale”, 32,10 km (250mds) da fare ad un passo sostenuto, senza esagerare, tenendo sott’occhio tempo/velocità/pulsazioni ma anche la cadenza di pedalata.
Raggiuta la rotonda alle porte di Erba si stacca l’intermedio, ed il successivo tratto di salita che porterà al Lago del Segrino sarà puro relax, per sciogliere le gambe, dissetarsi e perdere tempo in attesa che la pasticceria bar di Canzo alzi la saracinesca. Colazione da Ponti e rientro per la stessa strada.

CusCanzCus (1)
Giù per la discesa, da Erba inizierà una seconda cronometro, con l’arrivo a casa.

CusCanzCus (2)
In quest’ultimo tratto si cercherà di mantenere un’ottima velocità, per chiudere così il tour con una media di tutto rispetto. CusCanzCus con 80 km scarsi in poco meno di tre ore (tutto compreso).

8 Settembre ‘13

Partito alle 5:15, l’obbiettivo era di fare il tempone sul primo tratto per poi rilassarmi per il resto del giro.
La gamba era buona, e per mettermi alla prova, ho deliberatamente tenuto la catena sul 50 per spingere rapporti più duri rispetto al solito. Una verifica diretta su quanto avevo scritto nel mio ultimo racconto su Brunate, dove mettevo in evidenza il cambiamento della mia pedalata nell’ultimo anno, agilità contro potenza.
1h05m55sec stacco l’intertempo ad Erba, non male! Penso… il mio record assoluto è di 1:04 e rotti, con un’altra gamba e con molti più chilometri macinati.
Rifiato, salgo su per il Segrino fermandomi a Canzo a fare colazione.
Come scritto prima, le giornate si sono fortemente accorciate, riparto infatti per casa con il Sole ancora nascosto dalle cime del Cornizzolo.
Seconda crono verso casa con un ottimo passo, chiudo a Cusano con una media complessiva ben oltre i 29km/h, contento e soddisfatto.

22 Settembre ‘13

A dire la verità la sveglia era suonata anche la domenica precedente, il 15, spenta senza appello, non avevo assolutamente voglia di scendere dal letto,  non ero al corrente che avesse piovuto nella notte, ma poco importava, non sarei uscito comunque.
Ieri però una sgambata ci stava.
Sveglia, colazione, e sedere sulla sella prima delle 5:30. Anche questa volta mi impongo il 50 davanti, giocando con il cambio per non indurire troppe le gambe. La temperatura è più che frizzante, aver indossato i manicotti e l’antivento è stata una giusta scelta.
Il lite-motive di questa uscita era testare i nuovi pantaloncini XBionic, purtroppo i miei mitici Assos hanno subito una ferita non rimarginabile, causata da una vite di regolazione del piano sella forse troppo affilata, trappando così il lycra e condannandoli ad un precoce prepensionamento.
Avrei ricomprato gli Assos, ma seguendo il consiglio dell’amico Roberto, ho preferito cambiare con gli XBionic. Padroni di un brevetto sulla struttura particolare dell’intero pantaloncino, dovrebbero aiutare su due fronti, una migliore dispersione del sudore, mantenendo così temperature ideali, e contemporaneamente, massaggiare in muscoli durante la pedalata, grazie soprattutto a questa incredibile trama che si sviluppa sui due gambali.
Assicurato che anche il fondello non fosse inferiore agli Assos, ho cambiato cavallo.

CusCanzCus (4)

Aver saltato un’uscita, associata ad un leggero raffreddore, mi ha reso meno performante rispetto a quanto avrei voluto.
Chiudo la crono a 1h09:10sec, non male tutto sommato.
È incredibile quanto il nostro corpo ci faccia capire immediatamente se siamo in giornata o meno, incredibile appunto che nel momento in cui bloccavo l’intertempo, sapevo già di avere un ritardo di almeno 5 minuti rispetto all’ultima volta, incredibile infine che tutto questo sia frutto dell’esclusivo rapporto mente corpo, nient’altro… affascinante no?!
Sciolgo le gambe sullo strappetto per il Segrino, arrivo da Ponti per il break.

Erba casa senza strafare, anzi, negli ultimi chilometri sono più le volte che mi alzo per rilanciare che quello che spingo seriamente sui pedali.

CusCanzCus (3)

Ultima considerazione, XBIONIC, beh, come primo test non ho nulla da dire, eccellenti, quanto descritto da Roberto e quanto letto sui vari siti corrispondono alla verità, incredibile la sensazione di non sentirseli addosso, o meglio, non ci sono zone che stringono più di altre, questo fa si che ci si dimentichi di indossarli …. l’importante è infilarli prima di partire!! Infine, la percezione del massaggio che questa struttura a nido esercita costantemente sulle cosce allevia in parte lo sforzo prodotto.

Domenica prossima stessa storia?! Vedremo….

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