22 Giugno 13 – SNLR edizione Zero

600757_631316636881355_1572281403_nSiamo pronti per iniziare l’avventura della prima edizione della SNLR 2013.

Il piazzale davanti al piccolo Santuario di Cusano Milanino è gremito, gremito di un sacco di persone che si gustano un buon gelato o si concedono due passi nel dopo cena…. Ma di ciclisti….. presenti i soliti noti.

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Beh, vediamo il lato positivo, siamo in tre, i tre della 1001MISAV, gruppettino affiatato e consolidato da randonnee concluse insieme, come la 400km Randoriver, la personalissima CUS-CAS-CUS, ovvero Cusano-Castellania-Cusano, rando-giri di Lombardia e Ticino a secchiate, e più che un paio di l’Eroica dell’era pre-massa critica.

Aspettiamo il minuto preciso del Tramonto e partiamo, direzione Como.DSC02744

Ritmo costante arrivando a Como un quarto d’ora prima della mezzanotte. La temperatura è gradevole, l’unica nota stonata è il traffico del sabato sera, per noi motivo di ulteriore attenzione oltre alla guida in notturna sulle strade cittadine comasche.

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Sicuramente una volta usciti dal centro abitato di Como, avremmo la possibilità di rilassarci godendoci la strada che costeggia il lago, ma questo non accade, il classico appuntamento dei fuochi d’artificio sull’isola comacina ha moltiplicato il traffico sulle strade del lago, rendendoci il tragitto sino a Nesso un vero e proprio calvario, con il pericolo di essere sfiorati da ogni auto che procede verso Bellagio.

Fortunatamente non accade nulla, e sulla terrazza dell’Orrido di Nesso ci concediamo una pausa per un buon caffè prima di affrontare la prima vera salita della serata.DSC02749

A mezzanotte abbondante si riparte per i piani del Tivano, un cenno, e ci diamo appuntamento in cima alla Colma di Sormano.
Questo versante, il più impegnativo dei due, ha una lunghezza complessiva di oltre 13 km senza eccessive pendenze, non si oltrepassa mai il 10%, ma sono costanti per tutta la salita, escludendo chiaramente il lungo rettilineo in pianura dei Piani del Tivano.

Con queste premesse, decido di iniziare la salita con un rapporto molto leggero, cercando di preservare gambe e fiato per eventuali momenti di difficoltà, visto anche che l’ultima mia uscita risale a 20 giorni prima con la Onno.

Grazie al passaggio del Giro di Lombardia professionisti, il manto stradale si trova in ottime condizioni, la compagnia di una splendida Luna piena ci aiuta ad illuminare quasi a giorno tratti della salita che stiamo affrontando, ma anche scorci di un lago che lentamente si sta addormentando.

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Come avevo ipotizzato, i primi momenti di difficoltà arrivano appena dopo il bivio per Veleso, al  7mo km di salita, accompagnandomi sino all’altopiano. Raggiunto il tratto di pianura mi ero illuso che tutto finisse, giusto un ultimo sforzo sulle ultime rampe, ed il primo GPM sarebbe stato mio. Ma mi sbagliavo, sul tratto dei Piani, una repentina e violenta discesa della temperatura, accompagnata addirittura dalla nebbia, mi obbliga ad indossare la mantellina antivento, trasformando così l’ultimo tratto in un vero incubo forse il più duro dell’intera ascesa.

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È proprio in questi ultimi metri di salita che la verità viene a galla. Il percorso della SNLR è sicuramente affascinate, affrontare in notturna le due cime più impegnative del Triangolo lariano è sicuramente “Cool”, ma pretendono una preparazione adeguata, quello che oggi non è certo la mia di preparazione.

L’osservatorio sulla Colma mi accoglie in cima, lasciandomi poi il campo libero ad una vista sulla Valle Assina e sulla pianura padana senza fiato. Avevo già  pubblicato l’immagine all’alba, ma la versione in piena notte è ancor più affascinante.

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Mi attende Giuseppe (il Beppe), che forte di una forma fisica al top per affrontare una sua personalissima “divide”,  supportato anche dall’esperienza di decine di randonnee, è già ben protetto da giacche, gambali e cappellini in cashmere, per difendersi dal freddo pungente sceso sulla Colma di Sormano.

Da parte mia, oltre ad un leggerissimo antivento, non ho altro, sono quindi costretto a subire il freddo in attesa del terzo ciclista Franco.

???????????????????????????????Pochi minuti arriva anche lui, bene, tutto ok per tutti, incrociamo lo sguardo, e capiamo subito che continuare in direzione Onno per poi affrontare il Ghisallo versante Bellagio, non è nelle nostre corde per questa sera.
Decidiamo quindi per prima cosa di scappare da questo freddo, raggiungendo Asso il più in fretta possibile, sono io il primo ad affrontare la discesa, grazie anche alla mia super dotazione di luci montate sul manubrio. Sono sempre io il fortunato ad incontrare più di una volta caprioli sulla strada, la prima coppia davvero imponente, incontrati ancora sul primo tratto di “cresta”, gli altri a metà discesa, prima di entrare in Sormano, tra i boschi ai lati dei due grossi ed unici tornanti della salita.

La decisione di abortire il giro completo è stata presa di comune accordo, non siamo abituati a dividerci se uno è in difficoltà o se l’altro ha il passo più veloce, da sempre, se si parte insieme, si ritorna insieme, a maggior ragione se questo avviene su lunghi tragitti o, come in questo caso, di notte.

È evidente che l’appuntamento è solo rimandato, ovviamente al prossimo solstizio d’estate 2014, ma nel frattempo, qualche altra diavoleria potremmo anche pensarla, come una “Twins-Ghisallo” all’alba, i due versanti  in un colpo solo, o un “Ring di Valcava” con partenza  ed arrivo da Parè di Lecco.

Tornando alla SNLR, un buon caffè adesso non guasta.

Dove trovare un espresso alle 3 e mezza di notte?
Ci ricordiamo che ad Erba esiste un negozio 24h self service, con macchinette che distribuiscono preservativi, lubrificanti ma anche bevande calde. DSC02761bVisto che i primi due non sono necessari in questo momento, ci concediamo un meritato caffè, anche per darci una svegliata per il ritorno verso casa.

Lo spirito non è certo ai massimi livelli, è però bello aver vissuto questa particolare notte in compagnia dei propri amici di viaggio, soci che con le due ruote condividono momenti di gloria ma anche momenti di sconforto.

Insomma, come disse qualcuno:

La felicità è tale solo se condivisa.

È la giusta sintesi di questa avventura.

Sulla strada del ritorno non ci facciamo mancare un bel problemino sulla bici di Giuseppe, una cambiata forse ardita, aiutata sicuramente da un movimento centrale che da qualche chilometro gli aveva fatto dubitare della sua affidabilità, ha trascinato con sé qualche raggio della posteriore insieme alla gabbietta del cambio Campagnolo. Cerchiamo di ripristinare almeno la pedalata su un pignone in semi-fissa, ed accompagniamo lo sfortunato verso casa, alleggerendogli lo sforzo sugli ultimi cavalcavia verso casa.

A pochi chilometri da casa il nostro sfidante Sole compare da Est, puntuale come sempre, DSC02771dando così il cambio turno alla nostra amica Luna che per tutta la notte ci ha illuminato con una luce ancor più intesa rispetto al solito, grazie alla straordinaria vicinanza alla Terra che giusto questa notte aveva in programma di accorciare.

Un saluto al volo con Giuseppe, io e Franco ci concediamo l’ultima foto sempre davanti al Santuario di Cusano Milanino.

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La foto dei tre brevettati (per metà).

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Reputo l’idea della SNLR geniale, e non perché sia io l’organizzatore, ma perché nel suo complesso offre l’opportunità di vivere una notte diversa dal solito, soprattutto un esperienza in bicicletta fuori dai canoni.

Il bilancio, se pur parziale di questa prima prova, è comunque positivo, un occhio di riguardo agli indumenti ed una preparazione atletica adeguata, ci avrebbe consentito di portarla a termine senza alcuna difficoltà.

Per il futuro, il vero e più grosso problema da risolvere sarà il traffico, percorre le strade del lungo-lago tra le 10 e le 24 è forse la cosa peggiore. Fissare l’orario di partenza tra le 3 e le 4 del mattino, quando ormai la baraonda del sabato sera ha già sfogato tutta la sua energia, è forse la soluzione migliore per viaggiare in sicurezza, ma per questa sfida in particolare, è obbligatorio che il tutto avvenga dal tramonto all’alba, ovvero partenza al minuto esatto del tramonto, e rientro tassativo entro l’arrivo dell’alba.

Arrivederci alla prossima.

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