11 Febbraio 2012 ore 12:38
Qualcosa cambiò nella mia vita.
Nacque Stefano, il mio primo figlio, e solo oggi, a distanza di oltre un anno, ho realizzato che effettivamente qualcosa è cambiato…
Il cambiamento non riguarda solo “qualcosa”, ma riguarda tutta la mia vita, dalle 00:00 alle 23:59 di ogni giorno, di ogni settimana, di ogni anno !!
Che dire….. Perché non prima!!!
Perché molto probabilmente non sarebbe arrivato Stefano. 😉
semplice….
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Da buon Padre di famiglia, ritengo che le priorità per trascorrere al meglio il Tempo libero con l’Erede siano la predisposizione adeguata dei mezzi di trasporto.
Quindi macchina, moto e bici! Altro che culle passeggini o navette varie…
Auto. Fatto
Moto. E’ presto
Bici. Dal giorno che siamo venuti a conoscenza del sesso che ci sto lavorando sopra…
Spulciando per internet, soluzioni per portasi appresso i bambini se ne trovato a centinaia, ma il mio obbiettivo però era conciliare la passione per la bici da corsa con il trasporto in sicurezza di Stefano.
Inizialmente stavo perseguendo la strada del carrellino al seguito, trainato da una qualsiasi bici, ma lo reputavo, e lo reputo, troppo ingombrante per il traffico del nord Milano.
La soluzione easy poteva essere il seggiolino sul manubrio, ma dove montarlo su un attacco DEDA zero-100 da 130 mm!?
Quasi rassegnato ad accantonare provvisoriamente il progetto, come ultima chances ho provato a controllare cosa offriva il mercato americano, insomma cosa gli hippie a stelle e strisce utilizzavano come Vw T1 a due ruote.
CENTRO!
Kit Xtracycle cargo bike soluzione geniale per trasformare qualsiasi telaio in una bicicletta da lavoro o Family style. Il suo utilizzo non pretende modifiche permanenti ma soprattutto non ci si deve accontentare di soluzioni sì comode, ma con componentistica di discutibile qualità.
A questo punto il problema era trovare chi in Italia ne capisse qualcosa.
A sorpresa mi sono accorto che non pochi nel nostro Paese già conoscevano il prodotto. Inoltre ho avuto anche la fortuna che uno dei rivenditori Xtracycle fosse Ciclistica di Milano (http://www.ciclistica.it/), Marcello & Company già compari di mitiche avventure per le strade bianche sulle crete senesi (Eroica), oltre ad un Importatore, Veloplisse (www.veloplisse.com ), già sul pezzo da tempo.
Smarcato chi mi fornisse e montasse il set Xtracycle, dovevo solo decidermi cosa metterci davanti.
Mi sono detto: perché non osare! Montare il kit su una qualsiasi bici da corsa sarebbe stato “normale”, la mia intenzione era anche provocare!
Provocare gli altri neo-papà mettendoli a conoscenza del prodotto geniale di xtracycle, ma anche provocare gli pseudo puristi ciclisti della domenica che girano per le mie zone, allergici a tutto ciò che non è “Carbon” o a tutto ciò che supera il peso massimo di 6,8 km (Bici completa), per poi fermarsi al bar e scofanarsi un paio di brioches al cioccolato…. Ma questo è un’altra storia.
Tonando a noi, innamorato perdutamente del metallo più nobile, il Titanio, ho deciso di mette insieme il Top del telaio, con il Top del gruppo, con il Top delle ruote, associato al kit Xtracycle.
Il risultato:
Telaio De Rosa Titanio
Gruppo Campagnolo Record 10 spd
Ruote assemblate con cerchi Mavic Sup 32 fori su mozzi Record silver 10 spd
Coperture Vittoria Randonneur 35 post, 28 ant.
La versione in foto montava una Cosmic anteriore perché ancora in fase di sperimentazione.
Oggi posso dire di aver finito il progetto con la sostituzione dell’anteriore con la sua Record 32 fori ed il montaggio del seggiolino OkBaby con pivot sul piantone sella. Soluzione che ho preferito perché in parte ammortizza le asperità della strada, evitando bruschi colpi alla schiena di Stefano, e posteriore perché trovo che sia la soluzione più sicura in caso di incidente, meglio che mi faccia male io prima del bimbo!
Test drive
Quale occasione migliore se non provare il De Rosa Xtracycle in una Randonnee?
Detto fatto, il 27 Gennaio scorso ho partecipato alla RandoMerla organizzata dalla mia Società 1001MISAV (www.1001migliaitalia.it). Sulla distanza di 100 km, il percorso si sviluppava percorrendo in parte la valle Olona per poi arrivare sul lago di Varese, giro attorno al lago e rientro a Nerviano.
Ho preferito partire da casa con la bici, arrivando a Nerviano in tempo per “salpare” con i soliti compari d’avventura, anche perché volevo prima entrare in sintonia con la limusine durante il trasferimento Casa-Nerviano.
Sensazioni
Sul dritto mi ha stupito positivamente, alcuna differenza con un Corsa tradizionale. Sul misto veloce e/o discesa non ho riscontrato problemi di stabilità. Se proprio dobbiamo trovare difetti, beh, le inversioni sullo stretto mettono in evidenza il lungo carro de l’Xtracycle, mentre il maggior peso della bici si fa sentire anche che su salite poco impegnative. (suggerisco quindi soluzioni con tripla sul plateau).
Da allora però, il mio “mostro” giace in Box, in attesa che questa “Maledetta Primavera” (Goggi – Sanremo 1981), sbocci definitivamente, e ci dia la possibilità di pedalare in un clima decisamente più mite.
Spero a breve nel battesimo con Stefano al seguito e, perché no, con la Mamma seduta sul Rack!
Nel frattempo, incrociamo le dita, e ci si vede per le strade del Monto!
Max
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