12 Maggio ’16 – Coppa Asteria private edition

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Il 21 maggio non potrò essere al via dell’Evento ufficiale organizzato dai ragazzi de “La Popolare Ciclistica”, ma la voglia di provare il percorso senza aspettare l’edizione dell’anno prossimo è talmente forte che ho deciso di provarlo in versione “Brevetto permanente”.

L’idea è rispettare alla lettera la traccia del percorso senza inserire modifiche o tagli, la realtà sarà quella di partire e viverla “de panza”, unica filosofia che non mi ha mai deluso…

Avvisati delle mie intenzioni, riesco ad indurre in tentazione tre rappresenti della squadra, Chief, Luca ed Alessandro,  per loro sarà un ulteriore test del percorso, per me sarà la Coppa Asteria “private edition”.

Sono contento che sia stato proprio Chief a rispondere presente al mio invito. Non ci conosciamo da molto, a dire la verità abbiamo scambiato a malapena due parole lo scorso 19 marzo quando, io in scooter, lui in bici, si portava a termine qualcosa che sarebbe passato alla storia come l’Edizione Zero del Giro del Demonio. Con lui gli under 30 della Popolare, troppo giovani per i miei gusti, questi hanno una soglia di sopportazione troppo alta rispetto a noi vecchietti, cercherò di sfiancarli mentalmente…

La data per il rendez vous è fissata al 12 maggio, per rispetto dei ragazzi che per un giorno saranno i miei compagni di squadra non ci sarà l’opzione rinvio, sole o pioggia poco importa, così deve essere, e così sarà.

L’appuntamento è per le 8:00 davanti al Palasport. Io, per evitare il traffico della tangenziale, decido di partire con ampio margine, al massimo attenderò i miei soci al bar del palazzetto, Chief Ale e Luca partiranno da casa già in bici, anche se dovranno fare qualche chilometro in più per attraversare la città.

7:30 sono ad Alzano. Piove, non poco. Passo per il centro per ingannare l’attesa. Alla vista di un caffè decido di sostare per fare una seconda colazione, torta fatta in casa e latte macchiato, ottima scelta per caricarmi d’energia. A meno dieci mi sposto al Palazzetto, giusto il tempo di preparare la bici e completare la vestizione, a breve arriveranno gli altri.

La Popolare è già schierata, peccato che io sia al Palasport di Alzano, mentre loro al Palasport di Bergamo!

“De panza”, come detto prima… senza troppe chiacchiere, io salto in sella e pedalo verso Bergamo, Chief e compagni risalgono in direzione Alzano, l’incontro sarà festeggiato con il primo di una lunga serie di brindisi.

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Alle porte di Bergamo, sotto una pioggia battente, finalmente ci incontriamo, Chief in strada da oltre due ore è fradicio, Alessandro e Luca non sono da meno, un pit-stop per salutarci a dovere, scambiare due chiacchiere e, perché no, riscaldarci davanti ad un buon caffè è sacrosanto!

Eccitati come bambini dentro un negozio di giocattoli ci caliamo anima e corpo nel tracciato Asteria.  Ci intendiamo immediatamene sul mood della giornata, si seguirà la traccia Gps, ma fin da subito siamo d’accordo che non si dovrà per FORZA portare a termine il giro, il “quanto basta” sarà perfetto, ne metro più, ne metro meno.

Chiacchiere, tante, muri, molti, bestemmie, speriamo poche, passo lento anche per colpa della pioggia, e se si dovrà camminare, si camminerà, l’importate è aver già fissato un ristoro coi fiocchi ed un montepremi in birre degno del suo nome, alla tua Asteria!

A proposito di Asteria, ho chiesto informazioni su chi fosse e perché le hanno dedicato questo evento. Pare fosse figlia del nobile Lupo, poi divenuto Santo, che la diede in sposa a un generale germanico. Dopo la morte del marito, tornò a Bergamo dove fondò un ospedale per i poveri e per i militari senza salario. Alcune fonti riportano essere sorella di Grata, compagna di Alessandro, oggi patrono di Bergamo. Grata e Asteria furono dichiarate responsabili della sepoltura con rito cristiano delle spoglia di Alessandro, ucciso dai romani, per questo condannate entrambe a morte per decapitazione, non prima di essere crudelmente torturate, a quei tempi andava di moda così. Nel ex-oratorio di San Lupo (Bergamo Alta), è possibile ammirare un affresco raffigurante Asteria e Grata nell’intento di ricomporre il corpo di Alessandro deponendo le sue membra su un vassoio in argento. Questa dovrebbe essere la storia, in pratica, dei tre la meno conosciuta è proprio Asteria, per questo i ragazzi “della Pop” hanno dedicato la prima NONGARA della città di Bergamo proprio a Lei.

Tornando ai giorni nostri, già dalle prime asperità si capisce che si sta pedalando dentro qualcosa di unico, di impagabile. La salita verso città Alta da Via Sant’Alessandro è uno spettacolo, ciottolato e lastricato compongono il fondo strada, muretti in pietra ne delimitano la carreggiata, nel finale il passaggio attraverso le Porta di San Giacomo proclama questo primo tratto la sintesi perfetta di Coppa Asteria, poco da aggiungere se non “magnifica”!

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Si passa accanto alla Stazione della Funicolare per poi ridiscendere seguendo la traccia che ci spinge verso il lato Est dove, uscendo dalla Porta di Sant’Agostino, percorriamo un segmento in falsopiano che ci porta al “secondo assalto del colle bergamasco”, la salita della Boccola, sul lato nord. A circa metà dell’ascesa, in prossimità della Porta di San Lorenzo, lo spettacolo che offre la città alta è impagabile, uno scorcio per me inedito, visto che l’ho sempre ammirata dal versante opposto, dall’autostrada per intenderci. Anche in questo passaggio il tratto in città alta dura un battito di ciglia, subito ci tuffiamo in discesa sul viale delle Mura per uscire dalla Porta di Sant’Agostino ed  una volta attraversata la Galleria Conca d’Oro arriviamo ai piedi di una delle salite in città tra le più lunghe e caratteristiche che questo giro ci propone, la scalata di San Martino alla Pigrizia e via Borgo Canale, primo tratto in asfalto, il secondo in pavé, una figata!

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Dopo il GPM di San Vigilio, uno dei punti panoramici più alti della città, un susseguirsi di muri brevi ma micidiali, Via al Castello, Astino, e via Fontana. Siamo a 42 circa dalla partenza, le sensazioni sono ottime, francamente a questo punto del giro mi sento di dire che i ragazzi de “La Popolare Ciclistica” hanno fatto un ottimo lavoro, superbo sia per aver accordato in maniera fantastica questo groviglio di strade, sia per aver inserito segmenti ai più sconosciuti di una Bergamo inedita, segreta.

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Un Campanile in lontananza ci ricorda che a mezzogiorno si mangia. Il destino ci spinge verso una delle trattorie storiche di Bergamo, la Parietti. 4 posti per 4 ciclisti con tanta voglia di mettere qualcosa sotto i denti. L’accoglienza parla chiaro, tovaglia a quadri, posate, pane e litro di rosso sfuso già sul tavolo. Non ci perdiamo d’animo ed a digiuno brindiamo! Il primo a Lei, alla Martire Asteria. Il secondo a noi, ai quattro cavalieri zuppi di pioggia. Il terzo alla Coppa, che sia un successo assoluto. Il quarto… non ricordo…

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Bannate barrette ed integratori, la dieta del ciclista prevede: Risotto alla parmigiana, polenta e zola con contorno di peperoni, oppure pasta al ragù, polenta con spiedini ed insalatina mista come diuretico per la coscienza… il tutto a 10 euro compreso caffè! e chi c’ammazza!?

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Terminato uno dei migliori ristori della mia carriera, riprendiamo le biciclette per rientrare nel percorso di Asteria. Lo spirito è al top, le forze per ora ci sono, la digestione inizia a farsi sentire… vediamo che accade…

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A mio modo di vedere qui finisce il tratto facile del tour ed inizia la parte più tosta, si smette di ammirare il paesaggio e si inizia a soffrire sui pedali, qui il percorso cambia pelle, e sino all’arrivo ad Alzano, Coppa Asteria diventa un mostro che in pochi potranno dire di aver domato senza aver mai messo il piede a terra, ne sono convinto. Le ultime due salite, meglio chiamarle pareti, sono al limite dell’umano, Castello e Lonno, a detta dei ragazzi della Popolare, sono impossibili! Qui l’asfalto ti guarda dritto negli occhi ! (Cit Chief)

Per mia fortuna il nostro “quanto basta” oggi si ferma al GPM di Bruntino, l’anticamera degli inferi bergamaschi, come mi piace immaginare questi ultimi 40 chilometri.

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Giro spettacolare, compagnia superlativa.

Rientriamo a Bergamo dalla statale, con Chief davanti a tenere un passo da granfondista. Per raggiungere la Città Alta prendiamo la Boccola, salita già affrontata nei primi chilometri del giro di oggi. Mi accompagnano al Circolino della Città dove ci premiamo con un ottima birra ghiacciata. A Noi!

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Chief Alessandro e Luca, tre ragazzi che vivono la bicicletta come vorrei viverla io, grazie della vostra compagnia. La Popolare, avanti così, la strada è quella giusta. Daniele, tieni unito questo gruppo, non tradite mai l’ideale che vi ha uniti, è la Vostra forza. Bergamo, un arrivederci a presto.

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Strappi su ciottolato, vicoli in lastricato, muri in pavé, salite su asfalto, trasferimenti su sterrato, cavatappi nella savana, Ciclabili al 14%, vecchie gallerie di linee ferroviarie abbandonate, passaggi mozzafiato, tutto questo è Bergamo, tutto questo è Coppa Asteria!

 

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